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venerdì 1 gennaio 2010

Giurdignano e la sua abazia di Centoporte


Ciao amiche ed amici,

il primo argomento del 2010 voglio dedicarlo alla mia Giurdignano.
Con immenso piacere ho letto in questi giorni che la Regione Puglia ha stanziato una somma per la ristrutturazione del palazzo baronale di Giurdignano.Mi auguro che vengano stanziati anche dei soldi per l'abazia di Centoporte,in modo che possano essere fatti lavori di ristrutturazione e conservazione di questa opera straordinaria.

Si tratta di un'Abbazia di origine bizantina di cui oggi rimangono solo pochi ruderi. È ubicata a Giurdignano a circa 1,4 km dal centro abitato imboccando la strada che dalla piazza del paese si dirige verso il menhir "Croce della Fausa" e che prosegue fino ad arrivare alla SS 16 Maglie Otranto.
Il suo nome "centoporte" deriva dal gran numero di finestre di cui la struttura era dotata.

Secondo alcuni studiosi(tra questi il Prof Paul Arthur),gli scavi condotti a Le Centoporte hanno chiarito alcune fasi relative alla vita della chiesa monumentale che sorge nelle campagne intorno ad Otranto. Venne costruita come chiesa basilicale a tre navate con abside poligonale e nartece, intorno alla prima metà del VI secolo, utilizzando materiale lapideo di reimpiego.

Trova confronti con una serie di chiese tipiche dell'Impero d'Oriente, compresa quella di S. Giovanni di Studios, a Istanbul, databile alla metà del V secolo d.C. Una serie di indizi suggerisce che Le Centoporte fosse dedicato ai SS. Martiri Cosma e Damiano, particolarmente venerati da Giustiniano.
L'edifico di prima fase, mai completato, è stato riutilizzato come nucleo di un complesso, probabilmente monastico, che si sviluppa dal VII secolo in poi. La navata centrale viene invasa da due edifici; uno probabilmente una cappella, inserita nella zona absidale, e l'altro forse un refettorio-dormitorio, decorato con affreschi dipinti. Quasi tutte le aperture all'esterno della basilica vengono tamponate, apparentemente per realizzare un piccolo monastero fortificato italo-greco. Una sepoltura rinvenuta in associazione a questa fase del complesso è di un maschio adulto di ca. 30-40 anni di età, che sembra aver sofferto di un melangioma o tumore al cervello L'utilizzo di questo complesso monastico sembra continuare sino almeno l'XI secolo, dopo di ché venne abbandonato per poi, successivamente, essere utilizzato come cava di materiali edili per il vicino paese di Giurdignano.

Un caloroso abbraccio a tutti voi e buon anno 2010
Gioacchino Vilei

4 commenti:

  1. il 22 aprile , andrò, con i miei alunni, a Giurdignano per visitare dolmen menhir.

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  2. Carissimo anonimo,
    grazie d'aver visitato il mio blog e sono felice dell'iniziativa
    Sicuramente sarà apprezzata dagli alunni.
    Anch'io sono un insegnante ma purtroppo...nella vita ho fatto un altro lavoro.
    Un caro saluto
    Gioacchino

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  3. ciao a tutti, gioacchino le vorrei fare una domana ,anch'io sono un appassionato di storia di arte e di altro del mio territorio a lei cosa ti spinge ad lavorci su o meglio dire appassionarti????

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  4. Ciao Pierantonio,
    scusa il ritardo,ma sono rientrato ieri a Milano.Non so esattamente cosa di appassiona,ho nel cuore la mia terra per il profumo,la storia,la gente,il cibo,il mare,insomma un pò di tutto.Amo il dialetto e alcune frasi tradotte in italiano perdono del significato autentico.
    Grazie d'aver visitato il mio blog
    saluti
    Gioacchino

    n.b. sei anch tu salentino?

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