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venerdì 26 marzo 2010

Riti e tradizioni Pasquali nel Salento-la fiera dell'Addolorata a Maglie(cliccate per vedere l'articolo del prof Emilio Pannarese)

Ciao amici ed amiche,
il venerdì prima della settimana delle Palme  a Maglie si rinnova da anni la fiera dell'Addolorata.Ricordo che era una tradizione molto sentita sia dai Magliesi che dai Comuni vicini.Anche da noi ragazzi che frequentavamo la scuola a Maglie.Ci si riuniva,dopo la scuola,e si andava a fare un giro tutti insieme in fiera.
Il Magliese,prof Emilio Panarese,ha scritto un articolo molto interessante sull'argomento e vi invi a leggerlo.
Un caro saluto a tutti voi.
Gioacchino Vilei

 http://emiliopanarese.altervista.org/home.html

giovedì 25 marzo 2010

I miei ricordi,da ragazzo,nel Salento, nel periodo Pasquale

Ciao amiche ed amici,
il primo ricordo va a mia nonna che mi faceva la "cuddrura"-un dolce tipico con le uova lesse nel mezzo.
Poi a mia madre che nella domenica delle palme faceva "u panarieddru"(-intersecando le palme con i cioccolatini.Altro ricordo è quello delle uova lesse che si mangiavano a Pasquetta.A dire il vero le uova si raccoglievano prima.Infatti,con il parroco giravo il paese per la benedizione delle case e le famiglie ci davano le uova che il parroco(allora don Francesco)-portava ai laghi alimini dove noi tutti chierichetti ci riunivamo per fare la pasquetta.
Altro ricordo è quello dell'agnello pasquale fatto con pasta di mandorle che la vicina di casa,la Nzina,di solito regalava a mia madre.
Penso che ognuno d voi che legge questo log avrà dei ricordi in merito.Vi sarei grati se voleste inserire dei post.


Un caro saluto a tutti voi
Gioacchino Vilei

martedì 23 marzo 2010

Il pane di San Giuseppe e i suoi simboli(cliccate qui per vedere l'articolo del Prof Emilio Panarese(Magliese) sulle tavole di San Giuseppe

Ciao amiche ed amici,
il pane nella tradizione delle tavole di San Giuseppe nel salento è l'elemento portante.
Ad ogni invitato nella tavola che rappresenta il Santo viene data una ciambella di circa cinque chili.
Ogni ciambella ha un simbolo e più esattamente:
la verga fiorita per San Giuseppe
una corona per quello della Madonna
3 roselline,simbolo della Divina Trinità
un bastone per i Santi maschi
un rosario per i Santi donne

Un caro saluto a tutti voi

Gioacchino Vilei

http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2010/03/19/san-giuseppe-e-la-tradizione/

domenica 7 marzo 2010

San Giuseppe cu te l'aggia ansettu(San Giuseppe gradisca il tuo sacrificio)-Cliccate qui per vedere il mio video su questa tradizione

Ciao amiche ed amici,
il tradizionale rito delle tavole di San Giuseppe nel Salento è un rito prettamente religioso.Per approfondire questo argomento  potete guardare il sito internet del Comune di Giurdignano e se volete potete guardare i miei post  in archivio su questo blog,esattamente nel mese di  marzo 2009-


Se vi trovate nel Salento,non potete  fare a meno di vedere questo rito che affascina.,soprattutto a Giurdignano.(Io ci sarò)


Queste sono alcune preghiere che si recitano in occasione del rito  delle tavole.


A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua santissima sposa. Per, quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all'Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo.






O San Giuseppe, padre putativo di Gesù e sposo purissimo di Maria, che a Nazareth hai conosciuto la dignità e il peso del lavoro, accettandolo in ossequio alla volontà del Padre e per contribuire alla nostra salvezza, aititaci a fare del lavoro quotidiano un mezzo di elevazione; insegnaci a fare del luogo di lavoro una 'Comunità di persone', unita dalla solidarietà e dall'amore; dona a tutti i lavoratori e alle loro famiglie, la salute, la serenità e la fede; fà che i disoccupati trovino presto una dignitosa occupazione e che coloro che hanno onorato il lavoro per una vita intera, possano godere di un lungo e meritato riposo.Te lo chiediamo per Gesù, nostro Redentore, e per Maria, Tua castissima Sposa e nostra carissima Madre. Amen




O S. Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro, affinché m'implori la grazia, per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te. E' vero che i presenti dispiaceri e le amarezze che sono forse il giusto castigo dei miei peccati. Riconoscendomi colpevole, dovrò per questo perdere la speranza di essere aiutato dal Signore? "Ah! No!" - mi risponde la tua grande devota Santa Teresa – "No certo, o poveri peccatori. Rivolgetevi in qualunque bisogno, per grave che sia, alla efficace intercessione dei Patriarca S. Giuseppe; andate con vera fede da Lui e resterete certamente esauditi nelle vostre domande". Con tanta fiducia, mi presento, quindi, davanti a Te e imploro misericordia e pietà. Deh!, per quanto puoi, o San Giuseppe prestami soccorso nelle mie tribolazioni. Supplisci alla mia mancanza e, potente come sei, fa che, ottenuta per la tua pia intercessione la grazia che imploro, possa ritornare al tuo altare per renderti l'omaggio della mia riconoscenza




Quest'ultima è una preghiera dialettale in occasione della benedizione delle tavole di San Giuseppe




Preghiera
Oh che giubilo oh che llegrezza
A casa vostra ci avere invitati?
Voi farete una cortesia
a lu gran sposu de Maria.

San Bernardinu ve benedice
Quannu lu patre se ota allu fiju
nessuna grazia li negherà.

Questa cena immacolata
de San Giuseppe fu custodita
e tu patrunu de sta casa
sta diuzione cunserverai.


Quannu simu moribondi
quidri de la terra ne bbandonerannu
Quello santo protettore
ci vien ad aiutare.


Ogni periculu ca tu hai
San Giuseppe chiamerai.

San Giuseppe se parte e vene
dà conforto a quello che tu hai


San Giuseppe sai cche vole:
lu veru affettu,e lu propriu core.






Grazie agli amici Vittorio che ha individuato questa preghiera e a Toni che ricordava qualcosa,e in paricolare alcuni versi che sua nonna Vittoria recitava in occasione delle tavole di San Giuseppe)-


E mi raccomando,quando ricevete il pane,non dite grazie alla persona che ve lo dona  ma "San Giuseppe cu te laggia ansettu"(San Giuseppe gradisca il tuo sacrificio)-Questo richiede la tradizione,questo ci hanno insegnato i nostri genitori e i nostri nonni.

Un caro saluto a tutti voi
Gioacchino Vilei