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venerdì 30 gennaio 2009

Festival della canzone a Giurdignano-febbraio 1967-organizzato e presentato da Gioacchino Vilei


Ciao amici,

da ragazzi,a Giurdignano,in questo piccolo centro del salento non ci facevamo mancare nulla.Organizzai,con alcuni amici, "lu festivalla"-in un frantoio,ma non ristrutturato come se ne vedono tanti adesso,ma ancora i funzione.

Vi trascrivo dalla mia raccolta ,una poesia dialettale dalla quale si riesce a capire che nonostante non avessimo i mezzi d'adesso,riuscivamo a divertirci lo stesso.Dal febbraio del 1967 sono trascorsi 42 anni,ma credetemi il ricordo di quell'evento è ancora vivo in me e in tutti gli amici che vi parteciparono.Vorrei anche far capire a tanti giovani che non bisogna necessariamente aspettare che dall'alto qualcuno organizzi qualcosa per divertirsi,ma come diceva una mia saggia amica "bisogna far funzionare il cervello"-insomma muoversi,fantasticare,sognare,realizzare qualcosa che piace.


LU FESTIVALLA

(dedicata all'amico Luigi Bruno)


Quanta fatica,quanta pascenza

per fare lu festivalla a Giurdignanu nosciu.

Propriu nu festivalla

alla grande,cullu complessu

antrà lu trappitu;

si,propriu trappitu

trasformatu in teatru.

Nussù chiacchere,ma è veru

sulu ci ha faticatu

lu po sapire.

Nu mese e forse cchiui

lu trappitu a pulizzare ncuminciamme

e a provare le canzuni

cullu complessu "i pipistrelli"

Poi lu palcu,culli banchi

dell'asilu preparamme,

po tutte le meju tuvaje e

lenzuli de la dote le fimmine

ne pristara.

Era bellu,mutu bellu.

Li cantanti,la giuria,lu presentatore,

lu complessu,la premiazione;propriu comu a Sanremu,

e puru nu picca de invidia e d'emozione

i cantanti tiniane.

E le canzuni ?belle....belle

"bandiera gialla-nessuno mi può giudicare-ban bang-la fisarmonica ecc ecc "

E lu guadagnu ?Mutu,mutu,

appena pe na pizza antrà lu "ziu Cicciu"

E la soddisfazione?

Tanta...tanta...veramente


Gioacchino Vilei

venerdì 23 gennaio 2009

LA LUCE DI LEUCA,IL PARADISOALLA FINE DEL MONDO(cliccate qui per vedere il video)


Ciao amici,

vi avevo già parlato di Santa Maria di Leuca,la punta estrema d'Ialia.

Il giornale Lecceprima ha pubblicato di recente la bellissima foto che vedete con un commento di Giuseppe Callea,di Salve(un paesino in provinca di Lecce) che vi trascrivo.



"La luce di Leuca,il paradiso alla fine del mondo."

Questa è la sensazione che si prova quando i nostri occhi così lontani dal resto del nomdo,accarezzano con lo sguardo questo paesaggio di pietra,sole e mare.Eppure sento che questo posto va oltre le sue immagini.Questo capo di Leuca,immerso nella sua religiosità,nel suo sacro silenzio e nei suoi venti ,vive e pulsa nel cuore dei salentini...come un richiamo.

martedì 13 gennaio 2009

A pane cotta(o i mursifritti)-ricetta antica del salento


Ciao amici,

il mio amico Giuliano mi ha fornito una nuova ricetta che vi trascrivo.Una ricetta povera,utilizzando tutti gli avanzi del giorno prima.Vi posso assicurare che parecche persone,allora,tanti anni fà,si sfamavano con questo piatto.Ricordo ancora mia nonna quando la preparava,soprattutto come colazione al mattino prima di andare in campagna,nel periodo invernale e la chiamava "i mursifritti"-Accendeva il fuoco, e sutta lu cantune mintia la farsura.

Dedichiamo questa ricetta a quanti ricordano quei tempi e a quanti volessero adoperarsi per realizzala,certamente con uno spirito completamente diverso.


A PANE COTTA O I MURSIFRITTI (di Giuliano Longo-cuoco di professione)


Ingredienti(quelli che si hanno a portata di mano avanzati dal giorno/i prima)


legumi già cotti(fagioli o piselli)-cicorie di campagna(cicuredre)-pasta -rape-2/3 friselle spezzettate-olio d'oliva-acqua e sale quanto basta.


Preparazione

In una pentola capiente,mettere tutti gli ingredienti sopra descritti,velarli d'acqua,salare,aggiungere olio d'oliva e mettere a fuoco dolce in modo che cuocia tutto lentamente,coprendo la pentola con un coperchio.

Lasciar cuocere senza mai mescolare.Solo quando l'acqua sarà del tutto assorbita,cominciare a mescolare sino a quando sul fondo della pentola comincerà a formarsi una crosticina che non dovrà bruciare,per non far prendere il sapore di fumo alla pietanza.

Provate!!!!!!!

Buon appetito

Un saluto affettuoso


Gioacchino Vilei




venerdì 2 gennaio 2009

I mestieri antichi nel Salento(clicca qui per vedere il video del trainiere che canta)


Ciao amici,
il tempo passa e ognuno di noi porta con sè ricordi,avvenimenti,personaggi.
Chi ha qualche anno come me(è un modo di dire è anzianotto)-ricorda molto bene alcuni mestieri e i relativi personaggi,così come ricorda episodi e fatti accaduti relativi a tali personaggi.
Ecco alcune figure che ormai sono quasi scomparse ,oppure si sono modernizzate e hanno perso del fascino che le caratterizzava.

-Lu stagninu-lu conzalimmi e giustacofine-lu cantastorie-lu mnpajasegge-lu trainieri-lu banditore-lu ferracavalli- lu scarparu-la filatrice-la ricamatrice

Lu stagninu
ha avuto nel passato una grande importanza.Riparava i secchi-le pentole-i tegami-i coperchi-che si consumavano per il troppo uso.Ricordate le menze con le quali si andava all fontana per prendere l'acqua' e lu quatarottu ?

Lu conzalimmi e lu giusta cofine
Riusciva a riparare e a riattaccare con amore e bravura vasi-capasuni-limmi ecc-Il lavoro avveniva spesso all'aperto e i bambini si avvicinavano incuriositi e lui raccontava storielle vere o inventate che tenevano buoni bambini.

Lu cantastorie
Girava nel paese con una fisarmonica e il suo intento era quello di far conoscere al pubblico storie accadute .Nelle piazze e nele fiere ,aiutato anche da un cartellone dove veniano dipindi i fatti più importanti,cantava e alla fine passava con un piattino per ricevere qualche spicciolo.

Lu mnpaiasegge-
In moltssime famiglie l'arredamento era costituito dalla cascia,dall'armadio,dal letto e dalle sedie.
Queste sedie a volta si sfondavano e allora si ricorreva allu mnpaiasegge che provvedeva a sistemare il fondo con lo giunco

Lu trainiere
Non c'erano le auto e questi personaggi con il traino e con il cavallo trasportavano,su richiesta,qualsiasi tipo di materiale.Erano anche dei veri maestri perchè ritmando cullu scurisciatu,cantavano delle bellissime canzoni popolari

Lu banditore
questo caratteristico personsaggio girava per le vie del paese,si fermava in punti particolari dove c'era un capannello di gente e a voce alta scandiva le parole,avvertiva tutti su quanto era stato preventivamente predisosto dall'amministrazione e sugli eventi che dovevano verificarsi.

Lu ferracavalli
altra figura importante......potremmo definirlo il calzolaio dei cavalli.Allora non era difficile vedere un cavallo per strada,anzi accanto alle abitazioni c'erano le stalle o addirittura dentro casa c'erano i cavalli.

Lu scarparu
era il calzolaio che con tanta cura e pazienza sistemava le scarpe(tacchi-sole-menzesole)

La filatrice-la ricamatrice
La filatrice con il telaio e la ricamatrice a mano o col tombolo provvedeva a fare il corredo alle figlie.

Amici vorrei ricevere i commenti di quanti hanno conosciuto queste figure e anche qualche episodio particolare.
Ai giovanissimi voglio ricordare che anche questa è storia e trazione del salento.Sono disponibile comunque ad appofondire l'argomento, se richiesto.
Grazie per l'attenzione
Gio' Vilei