Ciao amiche ed amici,
non so quanti di voi ricordano questa espressione che veniva pronunciata da un figlio o una figlia quando si andava soprattutto in un negozio di generi alimentari."segna....segna...poi passa u papà cu paca"-
Siamo alla fine degli anni 50 e sicuramente per tutti gli anni 60 quando le famiglie,soprattutto nei paesi agricoli come il mio, non avevano a disposizione tanti soldi.
Allora si mandava un figlio /a per comperare qualcosa soprattutto da mangiare ma non solo e si diceva al negoziante di "segnare"-di annotare su un quaderno,la spesa che veniva fatta,la data e il relativo importo.
Poi passava il papà a pagare....quando?.....quando era possibile,quando si ricevano i soldi del tabacco o delle ulive o della disoccupazione.
Ringrazio a nome di tutti quelli che hanno vissuto queste situazioni i commercianti che avevano veramente un cuore d'oro perchè non solo "segnavano" ma spesso aspettavano con tanta pazienza e capivano le esigenze dei cittadini.
Ora non c'è più quest'usanza ma purtroppo c'è ancora tanta gente che non arriva a fine mese col proprio stipendio.
Mi auguro che i nostri governanti tengano presenti queste cose e che venga debellato dal nostro parlare quel detto dei nostri padri.
"ci mangia cu ddo carze e ci mancu cu una"(chi mangia insomma due volte e ci non riesce a mangiare neppure una)
Un abbraccio a tutti voi
Gioacchino Vilei
stupendo blog... e grazie mille per aver inserito 2 miei quadri.
RispondiEliminasaluti
carlo
Grazie Carlo,ma l'artista vero sei tu,io sono solo un principiante che...ha il salento nel cuore.
RispondiEliminaA presto
Gioacchino