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martedì 20 ottobre 2009

Segna...segna...poi passa u papà cu paca

Ciao amiche ed amici,
non so quanti di voi ricordano questa espressione che veniva pronunciata da un figlio o una figlia quando si andava soprattutto in un negozio di generi alimentari."segna....segna...poi passa u papà cu paca"-

Siamo alla fine degli anni 50 e sicuramente per tutti gli anni 60 quando le famiglie,soprattutto nei paesi agricoli come il mio, non avevano a disposizione tanti soldi.

Allora si mandava un figlio /a per comperare qualcosa soprattutto da mangiare ma non solo e si diceva al negoziante di "segnare"-di annotare su un quaderno,la spesa che veniva fatta,la data e il relativo importo.

Poi passava il papà a pagare....quando?.....quando era possibile,quando si ricevano i soldi del tabacco o delle ulive o della disoccupazione.

Ringrazio a nome di tutti quelli che hanno vissuto queste situazioni i commercianti che avevano veramente un cuore d'oro perchè non solo "segnavano" ma spesso aspettavano con tanta pazienza e capivano le esigenze dei cittadini.

Ora non c'è più quest'usanza ma purtroppo c'è ancora tanta gente che non arriva a fine mese col proprio stipendio.

Mi auguro che i nostri governanti tengano presenti queste cose e che venga debellato dal nostro parlare quel detto dei nostri padri.
"ci mangia cu ddo carze e ci mancu cu una"(chi mangia insomma due volte e ci non riesce a mangiare neppure una)

Un abbraccio a tutti voi

Gioacchino Vilei

2 commenti:

  1. stupendo blog... e grazie mille per aver inserito 2 miei quadri.
    saluti
    carlo

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  2. Grazie Carlo,ma l'artista vero sei tu,io sono solo un principiante che...ha il salento nel cuore.
    A presto
    Gioacchino

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